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IL MANIFESTO DI CIÒ CHE È

Quando leggete o ascoltate informazioni di attualità o qualcuno vi porta la sua opinione

sulle ultime notizie che ha raccolto, cosa si smuove in voi?
Come reagite?
C’è preoccupazione?
Ci sono giudizi?
Di tanto in tanto vi trovate a criticare politici, scienziati, giornalisti…

per le loro azioni e per le loro scelte?
Vorreste agire per trasformare concretamente le cose ma vi sentite impotenti?
Sentite un profondo impulso per un cambiamento, in voi e nel mondo,

ma questa possibilità vi spaventa?
Vorreste creare nuove realtà e situazioni ma tutto questo non si concretizza?
E l’accoglienza?
Avete la libertà di accogliere gli accadimenti e le informazioni
senza giudizi o aspettative?
Avete il coraggio di accogliere le situazioni così come sono e
amarle senza limiti, condizioni o presupposti?
Il vostro Amore ha ancora dei presupposti?
Amate solo se…?
O vi sentite liberi solo se…?
La vostra libertà ha delle condizioni?
Parliamo di trasformazione e creazione, ma queste
non possono esistere senza accoglienza.
Quindi, voi accogliete?
Avete la libertà di accogliere qualsiasi cosa senza sentirvi feriti,
oltraggiati, disturbati o affaticati?
Riuscite ad accogliere tutto nel vero Amore?
Riuscite ad accogliere ogni cosa e trarre da ogni esperienza
una possibilità di elevazione?
Avete il coraggio di essere accoglienti?
O l’accoglienza vi fa paura?
Effettivamente talvolta non è facile accogliere in maniera totale e unitaria.
Attraverso la libera accoglienza e la libera creazione gli esseri umani potrebbero riconoscersi

per ciò che veramente sono: esseri divini ed eterni, potenti e infiniti.

E potrebbero agire attraverso la loro potenza infinita.

Accoglienza e creazione sono due principi energetici molto potenti,

per questo, nella dimensione terrena, sono stati chiusi, manipolati e vincolati.
Dove, ancora, vi sentite impotenti?
In quale momento, in quale gesto, in quale relazione vi sentite impotenti?
Dite ancora a voi stessi: “non ho la possibilità di…”, “non ho il potere per…”?
Non vi sentite abbastanza potenti per manifestare un cambiamento?
Perché vi sentite impotenti? Per comodità, per abitudine, per credenza?
Vi sentite impotenti perché siete caduti in quest’illusione?
Vi sentite impotenti perché il vostro potere è immenso e questa immensità vi spaventa?
Vi sentite impotenti perché riconoscere il proprio potere vuol dire essere completamente sinceri

con se stessi e quindi togliere le maschere, fino all’ultima, anche quella più nascosta?
Vi sentite impotenti perché pensate che qualcuno abbia il potere e voi no?
Vi sentite impotenti perché credete di avere dei limiti?
Come fare, dunque, a riattivare il potere nella vostra esistenza?

Ancora vedete l’esistenza come un insieme di piccoli frammenti.
Invece l’esistenza è Uno.
Lo stesso vale per il mondo.
Vedete il mondo come qualcosa di frammentario, come un insieme
di tante categorie sociali.
Vi sentite separati dal mondo: voi siete una cosa e il mondo un’altra.
Percepite il mondo come una presenza ostile sulla quale fate ricadere tutte le colpe

e le cause del vostro malessere.
E voi, in tutto questo, state manifestando il vostro potere?
Ma non dovete pensare che “manifestare il vostro potere” vi richieda di compiere

chissà quale prodigio, acrobazia, miracolo o magia. “Manifestare il vostro potere”
significa prima di tutto essere consapevoli delle vostre scelte, in ogni Attimo.
Scelte interiori, quindi potere interiore.
Immaginate una giornata qualsiasi di una persona incarnata sulla Terra,

di un povero essere umano che crede di essere impotente e vive nella rassegnazione.

Il povero essere umano si sveglia e, prima ancora di aprire gli occhi, si sottomette alla triste
visione dell’intera giornata che appare davanti a lui.

Come può il povero essere umano manifestare il suo potere

se questa è la sua prima scelta quotidiana?

E, quando la giornata avrà inizio, come previsto

si snoderà attraverso sentimenti di svogliatezza e impotenza.

Ogni gesto sarà solo la proiezione di tali sentimenti, quindi il povero essere umano

non sarà mai libero, si sottometterà continuamente all’impotenza e alla rassegnazione

che lui stesso ha scelto di manifestare.
E voi, nel momento in cui vi svegliate, riconoscete che avete il potere di scegliere?
Scegliete il rifiuto o scegliete l’accoglienza?
Scegliete di rassegnarvi o scegliete di attivare i vostri potenziali di Luce?
Scegliete di sottomettervi alle vostre proiezioni o scegliete di creare consapevolmente

la vostra realtà attraverso la piena gestione del vostro potere in ogni istante?
Scegliete di immergervi nell’oscurità o scegliete di avvolgere ogni cosa nell’Amore?
Questo vale per ogni Attimo del vostro percorso.
Se vi trovate in una situazione opprimente che non riuscite ad apprezzare, domandate a voi stessi: cosa dentro di me crea questa situazione?
Dove dentro di me nutro un sentimento di oppressione

che si svela all’esterno attraverso questa situazione?
Cosa mi opprime dentro di me?
Cosa io faccio per opprimermi?
Cosa io faccio per sottomettermi?
Accogliete e amate profondamente le risposte a queste domande.
Amatevi mentre fate quest’esperienza. Amate anche l’esperienza stessa.

Essa è meravigliosa, ma finché voi continuate ad etichettarla come “difficile”, “pesante”, “stancante”, allora continuate a nutrire un sentimento oscuro nei suoi confronti e lei si rivolterà contro di voi.

Per questo non potete pensare ad un gesto creativo

se prima non avete pensato ad un gesto accogliente, e viceversa.

In verità non c’è tempo che separa l’accoglienza dalla creazione.
Volete trasformare una situazione fuori da voi?
Prima di tutto, l’avete accolta così com’è, totalmente?
Vi siete prima occupati di trasformarla dentro di voi?
Vi siete affidati ad essa senza opporre resistenza, senza attrito?
Ecco una chiave fondamentale: trascendere l’attrito.
Il povero essere umano che si sveglia alla mattina e si rassegna osservando

la sua giornata che ancora non esiste, quindi la inventa attraverso una proiezione,

così la crea nella sua fantasia e impedisce all’Attimo di esprimersi in libertà,

vive nell’attrito costantemente, crea attrito con se stesso e con ogni cosa.

Qualsiasi gesto sarà un gesto d’attrito, quindi il povero essere umano

sarà affaticato e stanco. Anche quando potrà riposarsi, si riposerà nell’attrito.

In verità, non si riposerà mai.
La vera creazione non può nascere da un attrito, quella non è creazione, bensì manipolazione.

Una creazione che parte da un attrito è una creazione mancante,

una creazione energeticamente vuota.
Volete creare illusioni o volete creare atti veri?
Se scegliete di essere creatori di Verità, allora sappiate accogliere la Verità.
Sappiate accogliere la situazione, l’esperienza così com’è.
Chi siete voi per giudicare l’esperienza?
L’esperienza non giudica voi.
Chi siete voi per giudicarvi?
Se voi vi giudicate state giudicando la sfumatura di Dio che voi siete.
E sappiate, Dio non giudica niente e nessuno.
Perché voi lo giudicate attraverso la vostra sfumatura?
Forse perché avete paura di osservare chi veramente siete.
Forse perché ancora non avete il coraggio di riconoscere

e accogliere le vostre ferite.
Vi sentite feriti?
C’è ancora qualcosa che vi ferisce?
Quando incontrate una persona che si rivolge a voi in un modo che considerate

maleducato o irrispettoso, vi sentite feriti?
Quindi non siete liberi.
Accogliete nell’Amore queste ferite e anche la persona
che è stata irrispettosa con voi.
Se ancora vi lasciate ferire è perché non siete liberi, non siete nella pace.

Quella ferita è in voi e quella persona, come specchio, ve la mostra.

Abbiate il coraggio di osservare e accogliere questa vostra ferita

nella Luce e nella Grazia, così ve ne liberate.
Ma come potete liberarvi dalle vostre ferite se ancora avete aspettative

nei vostri confronti e nei confronti di ciò che vi raggiunge?
Le aspettative impediscono il riconoscimento della Verità,
creano realtà illusorie

e bloccano il vostro movimento, quindi limitano il vostro potere.
Vi aspettate che domani vi sveglierete come poveri esseri umani impotenti e sottomessi?
Allora questo sarà.
In verità, nessuno può sottomettervi al di fuori di voi.
Nessuno, al di fuori di voi, può rendervi impotenti.
Nessuno può scegliere al vostro posto.
In Verità, voi non siete poveri esseri umani.
In Verità, voi siete grandiosi esseri divini che fanno l’esperienza
dell’incarnazione sulla Terra.
È giunto il momento per voi di riconoscere pienamente la vostra essenza divina

e, così, prendere in mano tutto il vostro potere.
È giunto il momento di accogliere tutto ciò che vi raggiunge senza giudizi e aspettative.
È giunto il momento di amare voi stessi e il Tutto e,

attraverso gesti d’Amore, trasformare ogni cosa in Luce.
È giunto il momento per voi di essere ciò che veramente siete

e così percorrere, con consapevolezza e in Libertà,

la Via di ciò che È.


© 2022 - www.auralucis.ch

Il manifesto di ciò che È

è un'edizione limitata di 100 esemplari

numerati e da noi firmati.

Pubblicato dalla Libreria Wälti di Lugano,

numero 9 della ri/vista aube,

ottobre 2022.

Grafica e fotografia di Roberto Gandolfi.

Testo di auralucis.

Se siete interessati al manifesto

o avete commenti o condivisioni riguardo a questa opera,

scriveteci: info.auralucis@gmail.com

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